Reseña

Ernesto Micetich è noto ai lettori di Imola Oggi per i suoi appassionati articoli in favore della Patria e contro il marcio che minaccia di uccidere la Nazione italiana, mai come ai nostri tempi minacciata fin nel suo fondamentale diritto all’esistenza libera e naturale. Il suo genuino amore per la Patria, come per ogni vero Italiano, nasce sia dalla consapevolezza del sangue, sia dall’appassionato studio dei nostri classici e della storia italica, dai più grandi autori e dai più grandi militi alle piccole gioie (ma ora tristezze) della sua natia Anzio, alla quale ha dedicato un accorato scritto in spagnolo, “Gotas de Anzio” (gocce di Anzio). Il profondo ribrezzo per una classe politica palesemente nemica degli interessi italiani, però, lo sospinge ad un esilio volontario in Colombia. Ha abbandonato gli affetti e la sicurezza economica, pur di non dover sopportare la convivenza sotto questi politici e con chi, “Franza o Spagna, basta che se magna”, collabora gioiosamente con le loro attività. Ciò non significa, però, un diminuito amore per l’Italia o un disinteresse nei suoi confronti, ma piuttosto il suo amore si rafforza, novello Mazzini, e intraprende anche da lontano un’accorata propaganda in favore del nostro popolo, affinché la gente si svegli dal torpore buonista e finalmente capisca il mortale pericolo che sta correndo. Sì, il popolo italiano, così come ogni popolo europeo (e potremmo dire ogni popolo bianco), corre il rischio dell’estinzione, un lento ma costante sussulto genocida che parte dai portafogli degli uomini più potenti della globalizzazione per instillarsi tramite le strida di antagonisti, cattocomunisti, boldriniani e buonisti vari. Luca Di Dionisio